CLAUDIO ROSI
PITTURA
DISEGNO
SCULTURA
FOTOGRAFIA
OGGETTO
INSTALLAZIONE / COMPOSIZIONE
BIOGRAFIA
PUBBLICAZIONI
CONTATTI
SPERIMENTALE
BIOGRAFIA
SVOLGE ATTIVITÀ DI RICERCA DAL 1970.
ESPONE DAL 1972 IN MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE,
IN GALLERIE PRIVATE ED IN ENTI PUBBLICI; È STATO RECENSITO SU QUOTIDIANI, PERIODICI E RIVISTE SPECIALIZZATE.
DAL 1974/79, APPROFONDISCE L’INDAGINE SULLA POTENZIALITÀ
E POSSIBILITÀ DEL MEZZO FOTOGRAFICO RICERCANDOVI ANALITICAMENTE,
PER TRASFORMAZIONE, NUOVI ESITI E CONCETTI PITTORICI.
DAL 1979/80 SI È OCCUPATO DI SCULTURA, RECUPERO DEL COTTO,
INTENDENDOLA COME PRESENZA COMPLEMENTARE
ALLE INSTALLAZIONI D’AMBIENTE.
CONTEMPORANEAMENTE, E FINO AL 1977/81, HA SVILUPPATO
UNA PROGRESSIVA RICERCA GRAFICO-PITTORICA
INSERENDO NELLA SUA PRODUZIONE LA PAROLA ED IL FUMETTO.
DAL 1981/86, SENZA CITARE, HA STIMOLATO LA MEMORIA CULTURALE
DEI LINGUAGGI VISIVI,DAL FIGURATIVO ALL’ASTRATTO,
DAL GESTUALE ALL’INFORMALE, DALL’IRONIA AL DRAMMA,
RIDUCENDO AL PRESENTE LA VISIONE DEL PASSATO.
USA MATERIALI FLUORESCENTI-FOSFORESCENTI-METALLICI.
NEL 1987/90 ENTRA IN UNA FASE PIÙ PROGETTUALE,
NELL’IDEA DI SPAZIO CONSAPEVOLE ALL’INTERNO DI UNA RAPPRESENTAZIONE IMMEDIATA, ASSUMENDO POI UN LINGUAGGIO CON VALENZA DUPLICE
DI LUOGO DELLA COMUNICAZIONE E D’OGGETTO DELLA STESSA
COME CONTENITORE DI MATERIALI LINGUISTICI,
IN UN PROGETTO DI RIUTILIZZAZIONE-CONSERVAZIONE DEL PROPRIO MATERIALE POETICO PER UNA SORTA DI AUTOCITAZIONE.
DAL 1990/95 ANALIZZA CONCETTUALMENTE L’OPERA “DENTRO”
VALUTANDONE IL PROCESSO CICLICO, PER POI PORTARNE IL CONTENUTO,
CON L’USO DI UNA PLURALITÀ DI LINGUAGGI, DALL’INTERNO ALL’ESTERNO
E VICEVERSA. LA SOSTANZA DEL TUTTO SI REALIZZA ATTRAVERSO
UNA “COMPOSIZIONE DINAMICA”.
DAL 1996/97 LAVORA CON INTERVENTI PER “OPERA AMBIGUA-OPERA OBLIQUA”:
TRAMITE UN’INTESA CONCETTUALE TRA GLI OPERATORI,
SI DEFINISCE UN’OPERAZIONE DI ATTRAVERSAMENTO
VOLUTAMENTE DIFFERENTE.
DAL 1998/2003 RITORNA SU TUTTI I LINGUAGGI, DALLA PITTURA
ALLA SCULTURA, DALLA FOTOGRAFIA TRADIZIONALE ALLA FOTOGRAFIA DIGITALE, LAVORANDO SULL’IMMAGINE DEL PROPRIO LAVORO
CON DELLE COMPOSIZIONI A PARETE O AMBIENTALI.
DAL 2004 FINO AD OGGI LA SUA ATTIVITÀ È MIRATA ALLA RICERCA
DEL RAPPORTO TRA IL RITRATTO E LO SPAZIO PRESSATO (ARANCIONE)
CHE RACCHIUDE TUTTI I SIGNIFICATI (BIANCOSPORCO) COME UN FLUIDO
IN UN’UNICA FORZA ENERGETICA. REALIZZA DELLE INSTALLAZIONI AMBIENTALI
CON PITTURA, SCULTURA, VIDEO E SONORO.
NEL 2011 PRENDE PARTE ALLA 54A ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE
- BIENNALE DI VENEZIA - DAL TITOLO ILLUMINAZIONI CON L'OPERA "TIC TAC".
VIVE E LAVORA A BOLOGNA.
HA INSEGNATO PRESSO L'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA.
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